Faqs

  • Imballi isotermici
  • Spedizioni a temperatura controllata
  • Perché i contenitori in polistirolo sembrano bagnati o contengono acqua?

    Il polistirolo, o polistirene, è un materiale plastico costituito da palline o granuli espansi di polistirene. Durante il processo di produzione, il polistirolo può essere trattato con un agente espandente, che genera gas all'interno del materiale e lo fa espandere. 

    Questo agente espandente, generalmente un gas o un liquido, può essere presente nel polistirolo anche dopo il processo di produzione, e può causare una sensazione di umidità o bagnato sulla superficie del materiale. Il polistirolo può inoltre assorbire umidità dall'ambiente circostante, che può contribuire a questa sensazione di bagnato.

    Inoltre, durante la produzione, il polistirolo può entrare in contatto con l'acqua o altre sostanze umide utilizzate nel processo di fabbricazione. Questo può causare l'assorbimento di umidità nel materiale e rendere la superficie bagnata al tatto.

    In generale, una volta che il polistirolo viene lasciato a secco e adeguatamente conservato, l'umidità presente sulla superficie dovrebbe evaporare e il materiale tornerà alla sua condizione originale, asciutta e solida.

  • Quali sono le variabili che influiscono sulla tenuta di un imballo termico?

    Le variabili che influiscono sulla tenuta di un imballo termico possono includere:

    • Materiale dell'imballo: il tipo di materiale utilizzato per l'imballo termico può avere un impatto sulla sua capacità di trattenere il calore. Materiali come il polistirolo espanso (EPS) o il poliuretano espanso (PUR) sono noti per le loro proprietà isolanti termiche.
    • Spessore dell'imballo: lo spessore dell'imballo può avere un effetto sulla sua capacità di isolamento termico. Di solito, maggiore è lo spessore, migliore sarà la tenuta termica.
    • Densità dell'imballo: la densità del materiale utilizzato per l'imballo termico può influenzare la sua capacità di trattenere il calore. Materiali a bassa densità possono avere una maggiore efficienza isolante rispetto a quelli ad alta densità.
    • Sigillatura: la qualità della sigillatura dell'imballo può influire sulla sua tenuta termica. Una sigillatura efficace aiuta a prevenire la fuoriuscita o l'ingresso dell'aria, che può ridurre l'efficienza isolante.
    • Ambiente esterno: le condizioni ambientali esterne, come la temperatura ambiente e l'umidità, possono influire sulla tenuta termica dell'imballo. Temperature estreme o umidità elevata possono compromettere la capacità isolante dell'imballo.
    • Durata di conservazione: la durata di conservazione desiderata per il prodotto imballato può influire sulla scelta del materiale e sulle specifiche dell'imballo termico. Prodotti che richiedono lunghe durate di conservazione possono richiedere materiali con una tenuta termica superiore.
    • Design dell'imballo: il design dell'imballo, inclusa la forma e le dimensioni, può influire sulla tenuta termica. Un design ben progettato può minimizzare i punti deboli dell'imballo e ottimizzare l'efficienza termica.
  • Cos’è il coefficiente di conducibilità termica?

    Il coefficiente di conducibilità termica è una grandezza che indica la capacità di un materiale di condurre il calore. È definito come la quantità di calore che attraversa un materiale di unità di spessore e di superficie unitaria, per unità di differenza di temperatura tra le due facce del materiale. Più il coefficiente di conducibilità termica di un materiale è elevato, maggiore sarà la sua capacità di condurre il calore. Questa grandezza si misura in watt per metro per kelvin (W/m·K).

  • Quali sono le norme per il trasporto di ghiaccio secco?

    Le norme per il trasporto di ghiaccio secco possono variare leggermente da paese a paese, ma in generale le regole comuni includono quanto segue:

    1. Etichettatura: Il contenitore o la confezione di ghiaccio secco deve essere correttamente etichettato con informazioni sulle precauzioni necessarie per il suo utilizzo e trasporto, oltre alle etichette di pericolo necessarie.
    2. Imballaggio adeguato: Il ghiaccio secco deve essere confezionato in contenitori isolati termicamente, per evitare la dispersione e mantenere la bassa temperatura.
    3. Quantità limitate: Il trasporto di ghiaccio secco può essere regolamentato in termini di quantità massima consentita per carico o spedizione.
    4. Ventilazione: I contenitori che contengono ghiaccio secco devono consentire una corretta ventilazione per evitare l'accumulo di gas di anidride carbonica.
    5. Addestramento: Il personale coinvolto nel trasporto di ghiaccio secco deve essere adeguatamente addestrato sulle corrette procedure di sicurezza e sul trattamento dei materiali pericolosi.

    Si consiglia sempre di consultare le normative locali o l'autorità competente per le informazioni più aggiornate sul trasporto di ghiaccio secco.

  • Cos'è il ghiaccio secco?

    Il ghiaccio secco è la forma solida dell'anidride carbonica (CO2). A differenza del ghiaccio d'acqua, il ghiaccio secco non si scioglie a temperature ambiente, ma sublima direttamente dallo stato solido a quello gassoso. Questo significa che passa direttamente da una fase solida a una fase gassosa senza passare per lo stato liquido. Il ghiaccio secco viene spesso utilizzato per il raffreddamento o nella produzione di effetti speciali, come la nebbia o l'effetto di fumo denso.

  • Qual'è la temperatura del ghiaccio secco?

    La temperatura del ghiaccio secco è di circa -78,5°C (-109,3°F). La stessa temperatura alla quale sublima.

  • Cos'è la catena del freddo?

    La catena del freddo è un sistema di gestione logistica che viene utilizzato per garantire la conservazione dei prodotti deperibili, come i farmaci o gli alimenti, mantenendoli a una temperatura controllata e adeguata per tutta la loro filiera, dal momento della produzione fino al consumo finale.

    La catena del freddo prevede l'utilizzo di appositi dispositivi di refrigerazione, come frigoriferi, congelatori o celle frigorifere, in cui i prodotti vengono conservati a temperature specifiche, per evitare la proliferazione di batteri o la degradazione del prodotto stesso.

    La conservazione a bassa temperatura permette di garantire la qualità, la sicurezza e l'efficacia dei prodotti deperibili per tutta la loro durata, prevenendo il deterioramento, la contaminazione o la perdita di efficacia degli stessi.

    La catena del freddo viene utilizzata in vari settori, come la produzione e distribuzione di alimenti surgelati o congelati, i prodotti farmaceutici che richiedono un'adeguata conservazione, il trasporto di prodotti freschi come carne, pesce o prodotti caseari, e anche per il deposito di campioni biologici o sostanze chimiche che richiedono un ambiente con temperatura controllata.

  • Qual'è il miglior refrigerante per mantenere la catena del freddo all'interno di un contenitore isotermico?

    Il ghiaccio secco è considerato uno dei migliori refrigeranti per mantenere la catena del freddo in un contenitore isotermico. Il ghiaccio secco è anidride carbonica (CO2) in forma solida e può mantenere temperature molto basse fino a -78,5 °C (-109,3 °F). È molto efficace nel mantenere i prodotti freddi per lunghi periodi di tempo e non si scioglie, evitando la formazione di liquidi all'interno del contenitore. Tuttavia, è importante manipolare il ghiaccio secco con cautela, poiché può causare irritazione della pelle e può essere pericoloso se ingerito o respirato in grandi quantità.

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